Il pacco di mamma
Siamo italiani all'estero orgogliosi delle nostre origini ma, differentemente da tanti altri nostri connazionali, desiderosi di integrarci e di adeguarci al più presto alle abitudini del posto.
Per un mese, quasi due, abbiamo sperimentato di tutto, salse di pomodoro di tutte le marche, pasta di tutti i tipi possibili il riso poi, non ne parliamo proprio.
Insomma, non abbiamo resistito, dopo circa sei settimane di "tortura alimentare" abbiamo implorato l'aiuto di mamma, la mia, chiedendole di spedirci quanto segue:
- pasta, di tutti i formati possibili
- riso, ma mi raccomando che sia adatto per preparare un buon risotto
- sale grosso, non ci crederete mai ma qui non lo usano e quando lo cerchi ti guardano stupiti
- polenta, qui mangiano il mais in tutti i modi ma non sanno cosa sia la polenta
- salsa di pomodoro, che non abbia dentro ne zucchero ne cipolle o spezie di altro genere
insomma tutto il cibo italiano che più italiano non si può.
E così, dopo un paio di giorni di esitazione, la paura di finire tutto troppo presto era tanta, abbiamo inaugurato la scorta con un fantastico piatto di spaghetti al pomodoro.
Ragazzi che dire, TUTTA UN'ALTRA COSA!!! E' stato proprio come tornare a casa, come se, per un momento, il sole della nostra Italia ci pervadesse e ci portasse un po' di quel calore tipico delle nostre parti.
Detto fatto abbiamo già preparato:
- spaghetti al pomodoro
- spezzatino di manzo con polenta
- risotto alla parmigiana
e questa sera pasta corta al sugo con olive, queste ultime gentilmente offerte dal supermercato dietro casa.
Ci perdonino gli irlandesi se, alla fine, ci siamo comportati come quasi tutti gli italiani che, dopo poco, cercano un po' del loro paese a tavola ma, a conti fatti, noi siamo più felici così.
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