Lezione numero 7: in quanti modi preparate le uova?

Benvenuti nel fantastico mondo delle uova e di tutte le preparazioni che possono essere fatte con loro come protagoniste.
In quanti modi sapreste preparare due uova? Una, forse due o magari non ve ne riesce nessuna... proviamo a vedere insieme qualche variante:


Le più famose uova sode, che ci risolvono tutto:

Direte certo che per preparare le uova sode non si deve essere diplomati all'accademia di cucina e questo è vero, ma non potevano dimenticarci di loro perchè sono sempre il passe partout per tutte le occasioni.
Quello che si deve ricordare è che, per far si che cuociano in meno tempo, possiamo far bollire l'acqua prima e poi adagiare le uova nella pentola ricordandosi di abbassare la fiamma al minimo per evitare che si rompano in cottura.
Una volta cotte, dopo circa sei sette minuti dall'immersione in acqua calda, mettetele subito sotto l'acqua fredda, questo non servirà solo a raffreddarle prima, ma faciliterà anche la sgusciatura.

Le semisode, uova alla coque

Per queste il procedimento è identico a quello delle uova sode, fatta eccezione per il fatto che devono rimanere in acqua per soli tre quattro minuti e non vanno assolutamente sgusciate.
Se vi piace sono molto buone anche senza sale, ne gusterete tutta la loro bontà.

Le più veloci, uova in tegamino o cereghino

Lo sapevate che si chiamano in cereghino per via del pentolino piccolissimo dentro al quale si cuocevano e servivano a tavola?
Il mito da sfatare sulle uova all'occhio di bue è quello del grasso dentro al quale cuocerle, non è veramente necessario riempire la padella di olio o di burro per far si che non si rompano, il segreto sta nell'ungere molto bene la pentola e di cuocerle a fiamma molto bassa. Questo permetterà al tuorlo di restare intero e vi farà fare il classico figurone da cuoca provetta. Se poi vi piace che siano un po' rapprese da ambo le parti, potrete girarle delicatamente e farle cuocere anche dalla parte del tuorlo. 
A coloro che invece preferiscono mangiarle un po' più condite, salvo controindicazioni mediche, suggerisco di sciogliere del burro a parte e versarvelo sopra con una bella spolverata di parmigiano.

Le più amate dai bambini, uova strapazzate

Il procedimento di partenza è identico a quello delle uova in tegamino, padella unta leggermente e fuoco basso.
Sbattete le uova prima di buttarle nella padella e poi versatele in cottura mescolando continuamente per far si che si strapazzino a dovere. Per gli amanti dei gusti forti, è possibile salare e pepare le stesse.
Negli alberghi internazionali o all'estero siamo abituati a vedere le uova strapazzate cotte in un goccio di latte, questo le rende sicuramente più leggere e digeribili per la prima colazione.

La risolvi cena estiva, la frittata o omelette

Innanzitutto occorre fare una differenza tra l'italianissima frittata e la francese omelette: la prima infatti contiene il suo ripieno all'interno mentre la seconda viene guarnita una volta cotta e piegata a portafoglio.
Ma la differenza è anche nel modo in cui si preparano le uova prima di cuocerle.
Per preparare la più tradizionale frittata, che sia liscia o con le verdure, non dobbiamo assolutamente salare le uova quando le sbattiamo, se ci piace che mantenga un po' di sapidità, possiamo aggiungere il formaggio grattugiato che più preferiamo. L'ideale sarebbe salare il piatto dove poi serviremo la frittata e non la frittata stessa.
L'omelette invece richiede che l'uovo venga salato a crudo e non prevede l'aggiunta di formaggio.
Se poi vi piace che il risultato della vostra frittata  sia leggermente più alto potrete aggiungere un goccio di latte all'uovo crudo, questo ne favorirà la crescita.

Le impossibili, uova in camicia o pochè

Quante volte avrete provato a preparare le uova in camicia senza riuscirci? Io personalmente un'infinità, non  sapete neanche quante, ero arrivata al punto di desistere fino a quando non ho capito qual'era il vero trucco.
Mettete a bollire dell'acqua leggermente acidulata e quando bolle abbassate completamente la fiamma, poi create un mulinello nell'acqua con l'aiuto di una frusta,. Quando si sarà formato il vortice rompete l'uovo al suo centro, mi raccomando uno alla volta, e lasciate che l'acqua esegua il suo compito ovvero quello di ricomporre il bianco dell'uovo attorno al rosso.
Quando il bianco si sarà rappreso tirate subito fuori l'uovo dall'acqua, il tuorlo infatti non deve assolutamente rassodare.

Le nobili, uova all'ostrica

Partiamo dal presupposto che, per preparare le uova all'ostrica, queste debbono essere assolutamente freschissime e di sicura provenienza.
La loro preparazione è molto semplice, sgusciate l'uovo dividendo l'albume dal tuorlo e posando quest'ultimo su di un cucchiaio. Conditelo con sale pepe e limone e mangiatelo tutto di un fiato.

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